mercoledì 9 ottobre 2013

non essere forti...ma di sentirsi forti.

Il mare non fa mai doni se non duri colpi e qualche volta un'occasione di sentirsi forti, ora io non so molto del mare ma so che qui è cosi' e quanto importi nella vita non già di essere forti ma di sentirsi forti, di essersi misurati almeno una volta nella condizione umana piu' antica, soli davanti alla pietra cieca e sorda senza altri aiuti che le proprie mani e la propria testa........ Into the Wild

martedì 27 agosto 2013

Il non attacamento...per coltivare solo te...

L'attaccamento è un comportamento che sembra legato in modo indistricabile all'essere umano. Fin dalla nascita siamo legati a qualcuno, prima la mamma, poi la famiglia, il gruppo, fino all'innamoramento...
Tutte forme di attaccamento.
Quando un bambino cresce con la certezza di essere amato dovrebbe in seguito sviluppare comportamenti positivi nelle relazioni. Purtroppo è piuttosto diffuso il contrario e la maggior parte delle persone manifesta comportamento negativi, se non distruttivi, legati all'attaccamento. Ansia, insicurezza e paura invadono la loro esistenza .

Perché filosofie antiche (di stampo cristiano e non), nonché "illuminati" odierni come Eckart Tolle o Salvatore Brizzi ad esempio, parlano del non attaccamento come espressione più alta dell'Amore?
E perché questo ci fa paura? L'Amore nel senso lato (e "alto") della parola, l'amore ideale, che giustifica sé stesso, comporta necessariamente un distacco, l'assenza di desiderio. E noi siamo così assuefatti a cibarci di emozioni, anche se ci fanno soffrire, che l'idea della loro stessa assenza ci spaventa.
 


Difficilmente concepiamo l'amore se non c'è lo scambio che sostiene e giustifica un rapporto, che esso sia di semplice affetto, di legame familiare, di amicizia profonda, con o senza sesso.
L'attaccamento diventa una grandissima sofferenza quando si verifica la perdita dell'oggetto al quale si è attaccato.
Possiamo quindi liberarci dell'attaccamento?
Cosi né parla un vecchio libro....
 
Calma e inquietudine derivano dall'illusione; con l'illuminazione non vi è ciò che si preferisce e ciò che è sgradito. Tutte le dualità provengono da deduzioni inconsapevoli. Esse sono come sogni di fiori nell'aria; è sciocco cercare di afferrarli. Guadagno e perdita, giusto e sbagliato: questi pensieri devono finalmente essere eliminati immediatamente. Se l'occhio non dorme mai, tutti i sogni cesseranno naturalmente. Se la mente non discrimina, le diecimila cose sono così come sono, di sola essenza. Comprendere il mistero di questa Unica-essenza significa essere liberati da ogni impedimento. Quando tutte le cose sono considerate imparzialmente, l'Auto-essenza è raggiunta. Nessuna comparazione o analogia è possibile stato privo di causa e relazioni.
Sosan Hsin Hsin Ming: il Libro del Nulla.
 
Non esiste altra persona su cui contare se non te stesso...
 
 

mercoledì 24 luglio 2013

Change

A tutti i folli. I solitari. I ribelli. Quelli che non si adattano. Quelli che non ci stanno. Quelli che sembrano sempre fuori luogo. Quelli che vedono le cose in modo differente. Quelli che non si adattano alle regole. E non hanno rispetto per lo status quo. Potete essere d'accordo con loro o non essere d'accordo. Li potete glorificare o diffamare. L'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana in avanti. E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo dei geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero.
 Steve Jobs
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/societa/frase-169107>

martedì 23 luglio 2013

Un bicchiere

Uno psicologo stava spiegando come gestire meglio lo stress. Quando sollevò un bicchiere d’acqua, tutto il pubblico immaginò che avrebbe posto la solita domanda: “Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?”

Quello che invece domandò fu: “Quanto credete che pesi questo bicchiere d’acqua?”
Le risposte variarono da 250 a 400 grammi.

“Il peso assoluto non conta, - replicò lo psicologo - dipende dal tempo per cui lo reggo. Se lo sollevo per un minuto, non è un problema. Se lo sostengo per un’ora, il braccio mi farà male. Se lo sollevo per tutto il giorno, il mio braccio sarà intorpidito e paralizzato. In ogni caso il peso del bicchiere non cambia, ma più a lungo lo sostengo, più pesante diventa.” E continuò: “Gli stress e le preoccupazioni della vita sono come quel bicchiere d’acqua. Se ci pensate per un momento, non accade nulla. Pensateci un po’ più a lungo e incominciano a far male. E se ci pensate per tutto il giorno, vi sentirete paralizzati e incapaci di far qualunque cosa.” 

venerdì 19 luglio 2013

Individuo

Proprietario del mio potere sono io stesso, e lo sono nel momento in cui so di essere unico. Nell'unico il proprietario stesso rientra nel suo nulla creatore, dal quale è nato. Ogni essere superiore a me stesso, sia Dio o l'uomo, indebolisce il sentimento della mia unicità e impallidisce appena risplende il sole di questa mia consapevolezza. Se io fondo la mia causa su di me, l'unico, essa poggia sull'effimero, mortale creatore di sé, che se stesso consuma, e io posso dire: Io ho fondato la mia causa sul nulla (L'unico e la sua proprietà) Max Stirner, "l'Unico"

giovedì 20 giugno 2013

Andando verso un altro giro di boa

Fra un po' avrò 42 anni ed ho di nuovo incontrato la mia inquietudine, forse non sempre possiamo essere sereni eppure mi basterebbe essere lontano da ogni rumore avere la certezza della mia solitudine, ma è così tutto nasce da noi, se ti chiedo " mostrami con quale mano mi dai la tua sofferenza" capirai che non esiste non puoi darmela....ed ora mi lasciò andare al mio demone la mia fedele inquietudine

martedì 11 giugno 2013

Porte, Portoni ed occasioni......

Sei in compagnia, vivi costantemente con le tue ombre, puoi chiamarli rimpianti, oppure desideri mai realizzati...
Almeno una volta al giorno ripensi alle cose che potevano essere ma non sono state, la grande partita di rugby che non hai fatto, tua madre che ti ha fatto rinunciare al congresso politico, oppure tuo padre che ti ha impedito di fare il marittimo cioò che poteva essere ma non è….
Alla donna che ti ha folgorato sulla Via di Damasco, con cui avevi raggiunto il cielo, ma poi il cielo, ti ha abbandonato…
Perché dentro te stesso dicevi, forse è lei, con cui hai riaperto un portone chiuso da 20 anni, poi un momento, un attimo, un soffio di corrente che lo ha chiuso più forte di prima...il portone, il treno che volevi prendere ma…..non lo hai preso, le vite che volevi vivere ma non hai vissuto.
Sono state il tuo pensiero ricorrente, il tuo sogno, qualche volta il rifugio, qualche altra volta una frustrazione o un balsamo, dipende dalla tua individualità, dal tuo animo, eternamente mutevole.
Dipende da dove ti ha portato la vita quella vera e da quanta esperienza hai fatto, che poì è la madre della saggezza
Perché, nella peggiore delle ipotesi, potresti farti rodere dall' angoscia per quella persona che non sei stato, dall' odio per quell' altra che vive in te, che ti combatte contro ogni giorno.
E rischi di scaricare questo peso su chi ti sta accanto, o alla fine come nel mio caso, su te stesso.
Il metodo per non dico vincere, ma almeno essere tranquillo, consiste nel cogliere un barlume di senso acquattato nell' oscurità, enunciarlo, viverlo, magari scriverci sopra, perché no… parlare anche con questo tuo “demone”, con questa tua rabbia o paura
Bisogna superare “ciò che non è stato”, capire che con noi sulla strada prescelta viaggia l' ombra di quel che crediamo di non essere stati, quell’ombra amici miei, ci frena, ed è indubbio che in parte l’amiamo, perché, quella paura è quella fobia, che non ci fa muovere.
Il fatto che questa idea irrealizzata sopravviva può essere definito facilmente.
Occhi chiusi: Non fantasticate a ogni aperitivo sulla vita del single che non siete più da anni?
O viceversa, se lo siete, pensare alla persona che avresti potuto amare, od anche che sogni di amare, magari la classica casa, figlia, cane che ti fa le feste, quando rientri sull’uscio la sera…
TUTTI NOI, abbiamo un daimon cosi diceva Hillman di cui citò questo scritto:
"Prima della nascita, l'anima di ciascuno di noi sceglie un'immagine o disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia, nel venire al mondo, dimentichiamo tutto questo e crediamo di essere venuti vuoti. È il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto, è lui dunque il portatore del nostro destino".
J. Hillman, Il codice dell'anima
Ora io ho una visione diversa da Hillman, poiché sono legato al buddismo ed al dharma, ma diciamo che quella immagine, quell’aspirazione puoi cercarla dentro di te senza trovarla, oppure scoprirla per caso.
Ve lo ricordate Peter Brigel, se non erro si chiamava così giocatore del Verona nonché della Sampdoria, sino all’età di 16 anni era un atleta, poì decide di di giocare a calcio, arriva al Verona dove nessuno lo conosceva, l’anno in cui Maradona “la mano di Dio” arriva al Napoli, quell’anno il Verona incontra il Napoli vincendolo 3 a 1 ma non solo, vince lo scudetto, talvolta vi sono delle occasioni che giocano a nostro favore…..
Magari Brigel, non ci pensava neanche oppure si, mentre iniziava quell’attività sportiva, già in avanti con gli anni, eppure…eppure….capita, seppur rare volte, che le porte girevoli, ruotando su se stesse, ripropongano a distanza di tempo l' uscita perduta.
Scrittori come Murakami si evidenziano a 30 anni, senza mai più smettere….
Un comico vince le elezioni…..Ed un altro comico vince il Nobel…..
Ogni vita è unica, anche nel non vissuto. Anche se avete dei rimpianti amici miei, è bella dai è bella, anche se poi io stesso mi incazzerò, oppure scriverò una notte pieno di rabbia….
Non accettare l' esistenza come irrimediabile può determinare un danno.
Vivere è giocare alla roulette. Si fanno scelte…… continue et rien ne va plus.
Il colore su cui la pallina si ferma determina la vincita, ma anche una sconfitta…
Inutile fermarsi a riesaminare, qualcuno diceva che il passato ha il solo vanto di essere passato……….nella vita si può perdere, ed è un dato di fatto, ed inoltre siamo cinici, mentre voi pensate, c’è un altro giro che inizia…
Ecco perché forse i casinò prosperano e il destino è considerato crudele mentre è, nient' altro, che un destino, forse può essere banale, forse può essere illuminante pensarla cosi questa è naturalmente una mia valutazione…